Vecchio borgo ligure, situato sull’antica via romana tra i vigneti delle Langhe e il mare, patria montana dei marchesi Del Carretto, Millesimo è impegnata a recuperare la sua anima a lungo trascurata.
Nelle strette vie, nelle vecchie case contadine, nella Bormida attraversata dal famoso ponte, sopravvive qualcosa dell’antica poesia. Che va cercata, ma esiste.
Nella Chiesa di Santa Maria si srotola adagio la millenaria storia dei santi a cui andava la devozione dei fedeli, e nell’immagine del Bambino che gioca in grembo alla Madonna con un cardellino ritroviamo un po’ dell’infanzia perduta.
Cesare Garelli ha descritto bene questa tensione tra un paesaggio che esige rispetto e lo scenario nebbioso e sconsolato di una Val Bormida che ha vissuto lo sviluppo industriale, le lotte operaie, la famigerata Acna di Cengio. “Era tutto un cerchio di vigne, un unanime anfiteatro attorno al paese, e qualche colore autunnale delle Langhe c’era, allora, anche qui, paesaggio di frontiera”, ricorda Garelli. Oggi l’impegno è quello di restituire alle cose il loro corso di bellezza, come la Bormida non profanata e come la vide Garelli a sedici anni: “Ho riveduto, / sulla riva d’un giorno, / il giunco arcarsi, in un sospiro, / come l’esigua luna; / ho riveduto gli abbracci notturni / di elci e di abeti; / ho riudito i suoni conosciuti…”.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
- Visita del borgo e del Castello di Saliceto o una degustazione di prodotti tipici
- Trasporti
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