Visita Montone
Montone
La vita piena d´avvenimenti di questa vecchia signora ha lasciato il segno.
L´antica Aries, pur nelle sue modeste dimensioni, vanta un cospicuo patrimonio artistico che si rivela nelle sobrie architetture di palazzi e chiese come nelle opere d´arte custodite nel museo civico di San Francesco.
La Collegiata è il primo monumento da vedere. Le sue origini risalgono al 1300. Guidata da un capitolo di canonici, fu eretta a dignità di cattedrale con trono e cattedra vescovile. La veste attuale è quella della sistemazione definitiva voluta dal canonico Pazzaglia nel 1661.
Il rione detto di Borgo Vecchio fa da splendida cornice ad uno dei monumenti più insigni di Montone: la chiesa e l´annesso convento di San Francesco. Si tratta di una costruzione tipicamente gotica, del primo decennio del Trecento, delle cui origini restano molte tracce. L´annesso convento con l´elegante chiostro cinquecentesco è la sede del museo comunale.
Sulle rovine della Rocca di Braccio fu costruito il complesso conventuale di Santa Caterina a significare la forza del potere pontificio. La chiesa annessa al convento è di modeste dimensioni, a navata unica sovrastata da una volta a botte. Situata nella piazza principale del borgo, la chiesa di Santa Croce è di origine monastica e fra le più antiche. Un documento testimonia infatti la donazione nel 1170 del terreno su cui doveva essere costruita dai Benedettini del monastero di San Bartolomeo di Camporeggiano. La pieve di San Gregorio, fuori le mura castellane, in direzione Carpini, esisteva già intorno all´anno 1100, secondo documenti d´archivio.
Lungo la strada che conduce alla pieve di San Gregorio, appena fuori le mura, si trova una chiesa, conosciuta con il titolo di Madonna delle Grazie. In quel luogo era venerata da tempi antichissimi l´immagine della Vergine collocata all´interno di un´edicola, dipinta da mano ignota ed invocata come Gratiarum fons. La tradizione vuole che alcune persone ottennero delle grazie intorno all´anno 1578. A circa 6 km da Montone si erge infine, in ottima posizione panoramica e strategica, l´antico fortilizio di Rocca d´Aries. L´etimologia non è chiara: secondo alcuni il nome deriva dal latino Dares ad indicare Darete, compagno di Enea, per altri Aries-Ariete sta per Montone. In ogni caso, la sua costruzione è molto antica: risalirebbe al periodo bizantino o forse longobardo (VI-VII secolo). Appartenne nel XII sec. ai monaci benedettini di San Pietro ai Carpini. Nel 1260, fu venduta ai Montefeltro.
Nel 1499 il duca d´Urbino la cedette ai Bentivoglio di Bologna, amici dei Fortebracci, per 12 mila fiorini d´oro. Nel 1698 i Cantalmaggi di Bologna, non avendo successori, la lasciarono in eredità ai nipoti Conti della Porta, che ne hanno mantenuto la proprietà fino al 1991, quando è stata venduta al Demanio Regionale.
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