Visita Polcenigo
Polcenigo
Il comune di Polcenigo, situato a poca distanza da Pordenone, comprende le frazioni Coltura, Mezzomonte, San Giovanni e le località Gorgazzo, Range e Santissima.
Il comune è di rilevante interesse turistico per un concorso di elementi storici, artistici, naturali, di ospitalità e di ristorazione, alcuni dei quali eccezionali. Qui ha sede il Museo dell'Arte Cucinaria, in ricordo delle generazioni di cuochi emigrate in tutto il mondo.
Polcenigo, considerato uno dei Borghi più belli d'Italia, si trova a pochi chilometri dalla Foresta del Cansiglio, ottimamente attrezzata per gite e escursioni. Il suo legame con l'acqua è estremamente forte. Di indiscutibile fascino sono le sorgenti del Gorgazzo, acque dal colore cristallino che scaturiscono da una cavità carsica, rese ancora suggestive dai giochi di luce che filtrano dalle rocce.
Non lontano, in una zona di estremo interesse naturalistico e paesaggistico, si possono ammirare le ampie e scenografiche sorgenti del fiume Livenza che, pur affiorando a poche decine di metri sul livello del mare, danno origine ad un corso d'acqua di notevole portata. In tale scenario sorge la Chiesa della SS. Trinità , costruita tra il Trecento e il Cinquecento, che ospita al suo interno un maestoso altare ligneo del seicento con un'edicola di Domenico da Tolmezzo (del 1496), un pregevole coro ligneo, varie pale d'altare e numerosi affreschi.
A Polcenigo su una superficie di circa 65 ettari si estende, inoltre, il Parco Rurale "Europark" di San Floriano, unico esempio di parco naturale e rurale esistente in Italia, una riserva guidata e didattica sia per la flora che per la fauna locale, alla cui sommità sorge una chiesa antecedente l'anno Mille, con all'interno una pregevole serie di affreschi.
Appuntamento tipicamente polcenighese è quello tricentenario della sagra dei sést, cioè dei cesti e, più in generale, del vimine, del giunco e della rafia, che si tiene la prima domenica di settembre.
Tra Polcenigo e Caneva, inoltre, si può ammirare Palù di Livenza, sito paleolitico tra i più antichi dell'Italia settentrionale che ha ottenuto nel 2011 l'iscrizione alle liste Unesco per i "Siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino".
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