In una piega di monte della Calabria, con meravigliosa vista sul Pollino, la piana di Sibari e il mar Ionio, si trova Altomonte.
Lo stile gotico-angioino di Santa Maria della Consolazione, con il rosone della facciata che sembra il traforo della perfezione, è il culmine di un percorso artistico che ha incrociato anche, per dirla con Mario Luzi, “il viaggio terrestre e celeste di Simone Martini”, che qui ha lasciato testimonianza insieme a un altro maestro toscano, Bernardo Daddi.
Ma ulteriori sorprese riserva questo luogo dalle antichissime radici fenicie, dove i vini pregiati che avevano attirato i romani, sarebbero poi stati ignorati dai monaci basiliani dediti all’ascetismo.
C’è infatti una vena orientale, in Altomonte, segnata dalla persistenza del rito greco e dall’impianto urbanistico di derivazione araba, fatto di vicoli ciechi, strade e stradine che s’incrociano e si annullano come in una casba.
Con la sua muraglia di case, balconi e ruggini, Altomonte cerca di conservare la bellezza aristocratica e austera che ne fa uno dei centri artistici più importanti della regione.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
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