Servigliano è un piccolo comune della provincia di Fermo ed è uno dei borghi più belli d'Italia.
Il suo nome (che ricorda un Servilio o la gens Servilia) deriva da un insediamento romano che si trovava a 4 chilometri di distanza in una posizione superiore rispetto alla posizione attuale.
Nel 1771 il villaggio crollò e fu ricostruito da papa Clemente XIV prendendo in suo onore il nome di Castel Clementino.
La costruzione continuò sotto Pio VI. Nel 1863, con l'Unità d'Italia, il paese riprese il suo antico nome.
Nel 1915 fu costruito un grande campo di prigionia a Servigliano che dalla prima guerra mondiale fino al 1955 influenzò pesantemente gli eventi storici del paese, che vide la presenza di prigionieri austriaci, ebrei, greci, britannici, americani e maltesi; dimezzato sotto il fascismo, fu usato per contenere fino a 5.000 prigionieri nella seconda guerra mondiale.
A Servigliano è presente la Casa della Memoria, una sala didattica multimediale presso l'ex stazione ferroviaria, che offre un ricco archivio storico per giovani, studiosi e appassionati, nonché materiali educativi e scientifici che illustrano la vita di coloro che hanno attraversato questi luoghi.
Tra le attrazioni turistiche ricordiamo: le mura quadrangolari del castello risalenti al 1700; l'antica chiesa di Santa Maria del Piano, che ospita una statua dell'Assunta (XV secolo), un Crocifisso del 1500 e un bellissimo coro in olmo; l'ex Convento dell'Osservante Frati Minori; la Collegiata settecentesca di San Marco; il Palazzo Pubblico; il ponte sul fiume Tenna; le porte del paese e Palazzo Filoni, affrescati nel periodo neoclassico. Da notare due splendide ville rurali: Villa Brancadoro e Villa Vecchiotti.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
- Visita del borgo
- Trasporti
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