San Lorenzo vuol dire “sette ville”, sette frazioni (nove se si considerano le attuali esistenti) che un tempo erano piccoli nuclei a sé stanti.
La peculiarità del luogo, oltre all’ambiente in cui è inserito (il Parco dell’Adamello-Brenta) è data appunto dalle “ville” che hanno per la maggior parte conservato la tradizionale architettura alpina, in particolare Senaso – quella di maggior interesse – e poi Berghi e Moline.
Il fascino di San Lorenzo sta nelle atmosfere rurali, nei profumi di legna, fieno, latte, di fiori e di affumicato, nell’aria frizzante dei vecchi pascoli.
Le abitazioni che hanno resistito alla modernità, mostrano tutto il calore e la sapienza costruttiva dell’architettura trentina.
Sono separate da vie anguste, cortili e piazzette pavimentate in salesà (l’acciottolato locale) e percorribili solo a piedi attraverso porticati e anfratti.
L’arco e la volta sono elementi tipici di questo modo di costruire, che sa talvolta arricchirsi di loggiati e portali. Passeggiare sui sentieri, osservare i loggiati a graticci, le aie coperte, i vecchi fienili, annusare il profumo della ciuìga, inoltrarsi nei boschi, vedere i borghi distesi al sole: a San Lorenzo si va a scuola di ruralità.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
- Drink di benvenuto
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