“Otranto, il punto più a oriente d’Italia, è da millenni una città porto”, dice Predrag Matvejevic.
L’antica città messapica fu greca, romana, bizantina, gotica, normanna, sveva, angioina, aragonese, sempre dialogando con il mare.
Attraverso le grandi istituzioni monastiche, gli insediamenti rupestri e gli anacoreti, ha aperto la porta alla Grecia, alla chiesa d’Oriente, alla luce di Bisanzio.
Otranto è luogo di luce meridiana che acceca e rapisce, luogo di approdi e di uccisioni di mostri: è l’idra che rinasce nelle lame dei turchi che fan rotolare le teste.
Dai bastioni dei Pelasgi, il mare oggi appare amichevole: porta turisti di ritorno dalla Grecia, immigrati albanesi, non più l’incubo dei saraceni, il filo di sangue che corre fra pietra e pietra.
Nella luce della sera, Otranto è l’Oriente trasfigurato, una Gerusalemme d’acqua, un presepe immobile, pacificato con il suo mare.
Otranto dista 50 km da Lecce e pochi chilometri dalle altre località turistiche costiere.
Ha belle spiagge di sabbia bianca e un’acqua cristallina che lambisce i bastioni in cui è racchiuso il centro storico.
A sud della città, la strada litoranea segue i contorni di una costa alta e frastagliata, incontaminata e selvaggia.
Il paesaggio è arido e roccioso, la vegetazione scarsa.
Nelle giornate più limpide è possibile intravedere le montagne dell’Albania, distanti 70 miglia.
Due torri d’avvistamento medievali testimoniano l’incubo che le invasioni saracene rappresentavano per Otranto.
Scendendo verso Santa Cesarea s’incontra Porto Badisco, un villaggio con alcune buone trattorie e un alone mitologico: qui, secondo la leggenda, approdò Enea.
Da non perdere le grotte che custodiscono ancora immagini e reperti del periodo post-paleolitico: fra queste la Grotta dei Cervi, in cui sono raffigurate scene di caccia al cervo.
Appena la vegetazione torna ad essere più ricca e ombrosa si entra in Santa Cesarea, rinomata stazione termale situata ai piedi di una collina boscosa e verdeggiante.
Molti i motivi di vanto per questa cittadina, a cominciare da un mare cristallino e una costa alta, suggestiva e punteggiata da insenature e grotte.
Interessante anche il panorama urbano, arricchito da antiche ville di grande valore architettonico.
Dalle lussureggianti pinete della collina si ammira tutta la costa, che si estende per chilometri e chilometri.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
- 2 biglietti di ingresso per il Museo di Muro Leccese
- Trasporti
- Tutto ciò che non è compreso alla voce "servizi inclusi"