Chissà se per le sue Madonne avrà rubato il volto alle ragazze di qui, il buon pittore Masolino, maestro di Masaccio.
Tutto è lieve a Panicale, terrazza naturale dell’Umbria: dagli ovali dei volti femminili che occhieggiano nelle chiese, agli impalpabili disegni sul tulle delle maestre ricamatici; dalla pietra serena di cui sono vestiti i palazzi, i portali, le formelle, al paesaggio di lago e colline.
Un paesaggio che il Perugino ha catturato per sempre portandolo in chiesa, in un gioco di specchi che ci consente di vedere quello che lui, il genio umbro, ha visto.
Anche il martirio non è crudele in un borgo che nello stemma ha spighe, cereali, e affida le sue origini al danzante dio Pan: danzante come gli arcieri del Perugino intorno al corpo di San Sebastiano.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
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