Visita del Castello di Collalto Sabino
Fortezze assediate, prigioni e patiboli, giardini in cui baronesse trascorrevano i loro pomeriggi con cavalieri audaci.
Un panorama da togliere il fiato che si apre sullo Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie.
Il borgo divenne feudo nel 1350 e baronìa dal 1440. I primi signori furono Pandolfo e Rinaldo, seguiti da Oddone e Ludovico, tutti della casata dei Collalto che diede il nome al paese. Ad essi subentrò poi la famiglia dei Mareri che incominciò la costruzione del castello locale.
Nella prima metà del Cinquecento il borgo appartenne alla nobilissima famiglia dei Savelli, noti a Roma per aver dato molti pontefici al soglio di Pietro.
Nel 1564 Cristoforo Savelli, perseguitato dai creditori, vendette il castello al suocero Roberto Strozzi, figlio di Piero, famoso banchiere fiorentino e oppositore dei Medici.
Lo Strozzi era intenzionato a restaurare il castello, ma la morte improvvisa lo colse e costrinse la sua famiglia a vendere il possedimento ad un altro nobile fiorentino: Alfonso Soderini.
I Soderini furono proprietari del castello per due generazioni, dedicandosi alla ristrutturazione della fortezza ed al suo adeguamento come mezzo difensivo in grado di opporsi alle armi da fuoco.
Oltre a modifiche di tipo militare, i Soderini si dedicarono anche all'abbellimento ed all'ampliamento della parte residenziale del castello in occasione del matrimonio di un nobile rampollo.
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