Una natura che nella sua potenza rivela la bellezza del paese, incastonato in mezzo a una corona di montagne tutte visibili dall’abitato, come il monte Marsicano, il monte Amaro, la Val Fondillo, la catena delle Camosciare e quella del Monte Greco, il monte Irto e il monte Petroso, fino all´ampia valle che collega Opi con Pescasseroli.
Posto in quota a 1250 m, Opi conserva dunque il fascino della posizione e la fisionomia tipica delle comunità pastorali d´altura.
La struttura urbana, rimasta inalterata nella sua forma a fuso, originata da due schiere di abitazioni che costituivano la protezione muraria, rivela quello che dovrebbe essere il significato vero del toponimo, vale a dire oppidum, “castello fortificato”.
Ad attrarre, comunque, è sempre questa fantastica forma, che fa assomigliare Opi, se vista dall’alto, a una goccia o, in inverno, a una nave in mezzo a una distesa di ghiaccio. E c’è, in estate, chi la vede come un’isola in mezzo a un mare di verde. A passeggio per il centro storico, conviene portarsi nella parte più antica dell´abitato che si affaccia sulla Foce, una stretta gola scavata dal fiume Sangro, dove sorge il Museo del Camoscio con accanto l’area faunistica. Le case avvinghiate alla roccia sono unite tra loro da una strada principale al centro e vicoli laterali chiamati v’ttal, che le stringono alle vecchie stalle dove venivano accuditi gli animali.
Oltre al palazzo secentesco attuale sede del municipio, a Opi sono da considerare due edifici religiosi. Il primo è la chiesa di Santa Maria Assunta, situata a metà strada tra il nuovo centro e il nucleo storico, danneggiata più volte dai terremoti e ricostruita nella forma attuale nel XVII secolo, con campanile restaurato nel 1556 ma che tradisce la struttura romanica originaria della chiesa, sorta nel XII secolo.
Il secondo edificio è la cappella di San Giovanni Battista, collocata nei pressi della piazza principale, edificata in epoca barocca (inizio XVII secolo) da Vincenzo Rossi, nobile del luogo. Recenti restauri hanno portato alla luce decorazioni lignee, stucchi e marmi policromi. Nelle vicinanze del centro, in contrada Casali, si scorgono le tracce di un luogo sacro, da alcuni attribuito al culto della dea Ope.
- 1 notte in camera standard con prima colazione
- 2 ingressi al museo del borgo -
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