Tra i profumi del timo e del rosmarino, e le bizzarrie della geologia, a Sutera parla la storia.
Nelle grotte e negli anfratti formati dai fenomeni carsici si è mossa la civiltà sicana.
Negli ipogei restano tracce dei monaci basiliani.
Gli Arabi hanno fondato il loro villaggio tra gli spuntoni di roccia, ammonticchiando i dammusi sotto la rupe gessosa del monte, dall’alto del quale nei giorni limpidi lo sguardo si posa sull’Etna e sul mare di Agrigento.
Tra i vicoli in pietra lavica e calcarea del quartiere Rabato, tra i suoi cortili arabi, le crepe delle vecchie case di gesso e gli orti incolti dove fioriscono i pistacchi, il passato rivive come in un’antica Palestina.
A Sutera, nelle luci tremanti della sera, la casbah si confonde con il presepe, che nei giorni di Natale s’incarna nei figuranti e nelle tradizioni locali, riportando il paese indietro di cento e più anni, alle sue radici contadine.
Nel buio, le piccole case in pietrame di gesso e malta luccicano come cristalli, per le caratteristiche chimiche del composto: l’isolamento e l’emigrazione hanno custodito qui, nella valle del Platani, uno dei luoghi più belli di Sicilia.
- Una notte in camera standard doppia/matrimoniale con prima colazione
- 2 biglietti di ingresso per il museo o visita guidata del borgo
- Trasporti
- Tutto ciò che non è compreso alla voce "servizi inclusi"